sabato 29 gennaio 2011

Che viaggio!




Der Suchende*.

L'esortazione “conosci te stesso” è un motto greco ( Γνθι σεαυτόν, gnôthi seautón ), iscritto sul tempio dell'Oracolo di Delfi, e tema che le principali filosofie concordano nel considerare il primo e fondamentale passo di un percorso che conduce se stessi, e l’umanità in genere, all’elevazione.

In effetti non è facile delineare un quadro omnicomprensivo di questo favoloso “mosaico” del quale è possibile analizzare solo un tassello alla volta e che chiamiamo Vita, e forse non ci è data ragione di comprenderlo a pieno.

Conoscere se stessi è infatti un percorso sorprendente e impegnativo, ricco di doni preziosi cercati o trovati per caso, che ha che fare con tutto, proprio tutto. L’intera conoscenza umana, le considerazioni sulla religione, la medicina, la chimica degli elementi, l’attribuzione di un “senso” alla vita.

È comprensibile sentirsi spiazzati e per certi versi inadeguati o dubbiosi al pensiero di affacciarsi nella profondità di questa considerazione, tutta la profondità che possiamo intravedere dentro di noi e che si riflette fuori da noi.


Questo percorso è quindi una ricerca, la più importante delle ricerche e non solo. La ricerca e l’analisi di tutti i “tasselli del mosaico”, che ahimè, tempo permettendo, ci è data possibilità di trovare disseminati lungo il cammino di ognuno e che, per chissà quale “semplice o divina intuizione”, dal principio, ne riusciamo a percepire l’infinita “grandezza e bellezza”.

Il “Desiderare la Verità” è l’unico itinerario di questo percorso, l’unica confusa indicazione che , iniziato il “viaggio” ci sostiene nel proseguire. Cercare e continuare a cercare, che come diceva S. Agostino, è di per sé già trovare.

Questa ricerca è importante affrontarla con libertà di spirito e mente aperta e come scrive Hermann Hesse:

"Quando qualcuno cerca,
allora accade facilmente che il suo occhio perda la capacità di vedere ogni altra cosa,fuori di quella che cerca,
e che egli non riesca a trovar nulla,non possa assorbir nulla,in sè,
perché pensa sempre unicamente a ciò che cerca,
perché ha uno scopo,
perché posseduto dal suo scopo.
Cercare significa : avere uno scopo.
Ma trovare significa: esser libero,restare aperto, non aver scopo."

Tratto da "Siddharta"

Apri il tuo cuore e Buon Viaggio.

*"Dal verbo suchen (cercare) i Tedeschi fanno il participio presente, suchend, e lo usano sostantivato, der Suchende (colui che cerca), per designare quegli uomini che non s'accontentano della superficie delle cose, ma d'ogni aspetto della vita vogliono ragionando andare in fondo, e rendersi conto di se stessi, del mondo, dei rapporti che tra loro e il mondo intercorrono. Quel cercare che è già di per sé un trovare, come disse uno dei più illustri fra questi “cercatori”, e precisamente Sant'Agostino; quel cercare che è in sostanza vivere nello spirito."


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