“La nascita
non è mai sicura come la morte. E questa la ragione per cui nascere non basta.
E’ per rinascere che siamo nati”.
Pablo Neruda
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En to Pan, nell'Uno il Tutto |
l' Uroboro Primordiale, dal greco "ουροβóρος" ossia “mangiare la
coda”, è uno dei simboli di quella perduta unità con il tutto che rappresenta
l’eterna ciclicità delle cose tutte, che hanno inizio da una fine precedente, e
una fine che genera un nuovo inizio.
Divorandosi e nello stesso tempo rigenerandosi continuamente forma un ciclo continuo di nascita, morte e rinascita.
E' un simbolo che raccoglie in se profondi
significati e che certamente rimanda ad altri simboli ed altri concetti e riflessioni, che nella loro
interezza sono raccolti e composti lungo le spire di questo serpente
indifferentemente intento a nutrirsi di se stesso.
Questo forte messaggio di ciclicità è una prospettiva che può essere rivolta verso espressioni sociali come il corso di una civiltà, oppure ai cicli stagionali o cosmici, ma anche ad una visione interiore legata ai cicli di crescita dell'uomo.
Questo serpente divora se stesso, e da lì si rigenera.
“Il nostro corpo riceve energia dall’esterno: dal
cibo, dall’aria, dal sole, dall’acqua, dalle emozioni, dalle sensazioni, esso
la restituisce all’Universo con: il movimento, la respirazione, la voce, le
emozioni, i pensieri, le critiche, il giudizio, la sessualità, la
fiducia…
Chi conosce se stesso, conosce l’Universo”