giovedì 22 dicembre 2011

Una Vittoria Memorabile


30 ottobre 1974, Kinshasa

Muhammed Alì vs George Foreman


 Ali vinse l'incontro grazie ad una tattica che nessuno avrebbe mai pensato che attuasse; persino i suoi allenatori erano increduli e non si capacitavano. Il Campione si incollò alle corde per 8 riprese, facendo sfogare tutta la potenza di cui disponeva Foreman contro un bersaglio inaspettatamente "elastico" costituito dal corpo di Ali e le corde del ring; pur venendo colpito da pugni micidiali l'azione elastica delle corde attenuava la potenza dei colpi di Foreman. Quando, verso la fine dell'ottavo round, si accorse che Foreman era stremato, Ali sferrò una serie di jab e uppercut che fecero crollare il rivale al tappeto per il conteggio finale.

Guarda il docu-film Quando Eravamo Re diretto dal regista Leon Gast 



Fu una vittoria memorabile.

venerdì 4 novembre 2011

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“L’essere umano è una parte del tutto chiamato universo, una parte limitata nello spazio e nel tempo. Fa esperienza di se stesso, dei suoi pensieri e sentimenti come di qualcosa di separato dal resto. Un tipo di illusione ottica della coscienza, questa illusione è una specie di prigione per noi, perché ci limita solo ai nostri desideri personali  e verso le persone che ci sono vicine.

Il nostro compito è di sforzarci, di  liberarci da questa prigione allargando il nostro cerchio di comprensione, per abbracciare tutte le creature e la natura nella sua bellezza” A. Einstein


En to Pan


“La nascita non è mai sicura come la morte. E questa la ragione per cui nascere non basta. E’ per rinascere che siamo nati”. 
Pablo Neruda
 
En to Pan, nell'Uno il Tutto


l' Uroboro Primordiale, dal greco "ουροβóρος" ossia “mangiare la coda”, è uno dei simboli di quella perduta unità con il tutto che rappresenta l’eterna ciclicità delle cose tutte, che hanno inizio da una fine precedente, e una fine che genera un nuovo inizio.

Divorandosi e nello stesso tempo rigenerandosi continuamente forma un ciclo continuo di nascita, morte e rinascita.

E' un simbolo che raccoglie in se profondi significati e che certamente rimanda ad altri simboli ed altri concetti e riflessioni, che nella loro interezza sono raccolti e composti lungo le spire di questo serpente indifferentemente intento a nutrirsi di se stesso.

Questo forte messaggio di ciclicità è una prospettiva che può essere rivolta verso espressioni sociali come il corso di una civiltà, oppure ai cicli stagionali o cosmici, ma anche ad una visione interiore legata ai cicli di crescita dell'uomo.

Questo serpente divora se stesso, e da lì si rigenera. 

“Il nostro corpo riceve energia dall’esterno: dal cibo, dall’aria, dal sole, dall’acqua, dalle emozioni, dalle sensazioni, esso la restituisce all’Universo con:  il movimento, la respirazione, la voce, le emozioni, i pensieri, le critiche, il giudizio,  la sessualità, la fiducia…
Chi conosce se stesso, conosce l’Universo”

sabato 7 maggio 2011



Per raggiungere la serenità interiore,
è bene non trascurare quel che c'è di favorevole e di buono negli avvenimenti che ci capitano contro la nostra volontà,
oscurando e bilanciando il peggio con il meglio.
(Plutarco)

giovedì 31 marzo 2011

Il Potere delle Parole

Credo fermamente nel potere delle parole.

Quelle parole in grado di tirare fuori quell’energia che abbiamo dentro, e che spesso teniamo sopita.

Perché capita spesso di parlare a stessi con “cattiveria”, tutte le volte che nel nostro dialogo interiore utilizziamo parole che ci inducono alla resa, che ci gettano nell’oscurità. Parole, che ci avvicinano alla paura di non riuscire. Parole che dipingono il mondo di infelicità e rassegnazione.

Certo, le parole da sole non sono sufficienti a raggiungere i risultati che desideriamo, ma una piccola spinta è certamente un buon punto di partenza, un impulso che smuova il nostro essere in un moto positivo, orientato a tenere alta la motivazione.

Questione di atteggiamento, atteggiamento mentale, rivolto a trovare sempre il modo migliore per affrontare ogni situazione. Anche perchè, “in principio” ,le azioni, prima di essere tali, non erano parole?

“Se pensi di essere sconfitto, lo sei.
Se pensi di non avere coraggio, non lo hai.
Se vorresti vincere ma pensi di non farcela,
E` quasi certo che non vincerai.

Se pensi che perderai, hai già perso,
Perché nel mondo scopriamo
Che il successo comincia con la volontà,
Tutto sta nell’atteggiamento mentale.

Se pensi di essere surclassato, lo sei;
Per salire in alto devi pensare in grande;
Devi essere sicuro di te stesso
Prima di poter raggiungere qualsiasi traguardo.

La battaglie della vita non vengono sempre vinte
Dal più forte o dal più veloce;
Ma prima o poi l’uomo che vince,
E’ l’uomo che pensa di poter vincere.”

Walter D. Wintle, “L’uomo che pensa di poter vincere”